Ginnastica posturale antalgica, per pazienti di ogni età

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La ginnastica posturale antalgica può essere praticata ad ogni età, ed è particolarmente consigliata per il paziente più anziano: migliorando gradualmente la mobilità, riduce infatti il dolore muscolo-scheletrico che può avere nella sedentarietà, nell’avanzare dell’età, nelle posizioni scorrette e nella rigidità muscolare la sua causa. Ma si rivela particolarmente utile anche per chi ha compiuto sforzi e movimenti bruschi o improvvisi, e per chi ha subito dei traumi.

Chi soffre di patologie lombari, dorsali e cervicali, e di dolori legati all’età, trova dunque beneficio nella ginnastica posturale antalgica. A patto di affidarsi a personale competente, in grado di supervisionare il paziente nello svolgimento degli esercizi. L’attività, che non è particolarmente faticosa, consiste infatti nel mantenere per alcuni secondi specifiche posizioni che stimolano l’apparato muscolo-scheletrico. Posizioni, queste, che devono essere sempre suggerite dal terapista.

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Ginnastica posturale, quando è indicata e come si svolge

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Ridurre il dolore e fare prevenzione

Gli esercizi, proposti in maniera graduale e progressiva, possono avere dunque uno scopo antalgico (contro il dolore) o preventivo: attraverso movimenti studiati, stimolano i muscoli statici e dinamici deputati a sostenere il nostro corpo e a permetterci di muoverlo. Si tratta di muscoli che possono andare incontro a rigidità, ma anche ad accorciamenti e debolezza: per questo motivo è necessario lavorare su di essi, affinché la postura non ne risenta.

Una postura errata, specie quando causata dalla forza di gravità sulla colonna vertebrale che la flessione in avanti porta con sé, limita infatti la normale espansione della gabbia toracica. E a soffrirne sono i polmoni. 

Ecco dunque che, la ginnastica posturale, produce una serie di effetti positivi:

  • Riequilibra la postura
  • Mobilizza la colonna vertebrale
  • Fa prendere coscienza della propria postura
  • Migliora la coordinazione generale
  • Insegna posizioni e movimenti corretti

La ginnastica respiratoria, che della ginnastica posturale è il perfetto completamento, aiuta a invece a prendere di coscienza dell’atto respiratorio e della sua possibilità di modulazione e di controllo, a controllare la muscolatura respiratoria, a mobilizzare i distretti articolari preposti all’atto respiratorio, a rilassarsi, a sollecitare la funzione respiratoria.

per approfondire

Un’altra alleata per la riabilitazione: la ginnastica propriocettiva

La propriocezione è la capacità di percepire il corpo nello spazio, ed è lo stato di contrazione dei propri muscoli: è fondamentale dunque per il controllo del movimento, in quanto ci consente di muovere un arto o un segmento di corpo senza guardare. 

Quando si subisce un trauma, il sistema propriocettivo viene alterato. E il rischio principale è quello di incorrere in lesioni. Il cervello perde infatti la capacità di inviare le informazioni adeguate per eseguire movimenti corretti e per utilizzare la quantità di forza più indicata, ed ecco che una distorsione, un intervento chirurgico o un danno articolare che interessa i legamenti possono compromettere la funzionalità delle articolazioni.

Le conseguenze sono diverse: cedimenti, instabilità, mancanza di controllo, talvolta persino vertigini e nausea se il trauma ha interessato la colonna vertebrale. Ad essere maggiormente a rischio sono però le articolazioni del ginocchio e della caviglia, ricche di terminazioni propriocettive.

La ginnastica propriocettiva è quell’insieme di tecniche ed esercizi propri della fisioterapia e volti a recuperare e a migliorare la percezione che la persona ha del suo corpo in genere, o di un arto o un’articolazione in particolare.

Grazie alla ginnastica propriocettiva, infatti, è possibile:

  • Ritrovare la stabilità di un’articolazione
  • Migliorare il controllo degli arti inferiori
  • Prevenire gli eventi traumatici delle articolazioni
  • Favorire il recupero quando la lesione è ormai avvenuta). 

Attraverso l’utilizzo di tecniche manuali di mobilizzazione passiva o assistita, e a studiati esercizi attivi, vengono stimolati i recettori periferici del paziente affinché il suo movimento sia corretto e migliorato. In questo modo, la persona può recuperare e migliorare le sue capacità motorie.

Ginnastica posturale

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